DISTURBO BIPOLARE
Nel disturbo BIPOLARE si alternano sia fasi di maniacalità (umore elevato in modo anormale e persistente in senso espansivo, sensazione di onnipotenza o presenza di intensa irritazione) che di depressione (umore molto basso, anedonia, generale tristezza per la maggior parte del giorno). Ci sono evidenze di una predisposizione genetica a questa patologia. Molti fattori possono scatenare gli episodi affettivi in soggetti predisposti, che abbiano familiarità o che abbiano già sofferto di disturbi dell'umore: utilizzo di sostanze psicoattive (cocaina, amfetamine ,cannabis, alcool); traumi cranici o lesioni vascolari; eventi stressanti (soprattutto di perdita, tipo lutto, separazione o cambiamenti importanti come il termine di un ciclo di studi o di lavoro); il periodo del post-partum; malattie endocrine (ipertiroidismo e morbo di Cushing); utilizzo incongruo di antidepressivi.
Una meta analisi di 17 studi su figli di genitori BIPOLARI (La Palme e col., 1997) ha riportato come il 52% di questi bambini presentassero un disturbo in Asse I. Studi più recenti (Henin e col., 2005; Reichart et al., 2004; Singh et al.,2007) hanno riportato percentuali simili, suggerendo come in questi campioni ad alto rischio psicopatologico precoci quadri depressivi, ansiosi e di comportamenti dirompenti nei figli di genitori bipolari possano mostrarsi indicatori di un successivo rischio di sviluppare un disturbo bipolare nel corso del tempo.